di Lorenzo Parolin[L6/118]
Stante l’egoismo , (il diritto che ognuno crede di avere di abusare degli altri e di vivere di caccia), è chiaro che tutti gli esseri sono dei carnivori e che i più deboli, pur avendo i denti assetati di sangue, sono destinati ad essere cannibalizzati per primi. È già tanto che esista un galateo scritto ( Costituzione, codici e leggi ) che regoli l’ordine di accesso alle mangiatoie. Questo sistema prende il nome di Democrazia . Il popolo, per evitare di essere sbranato senza preavviso, autorizza alcuni lupi robusti a mutilare in modo concertato i membri della comunità in cambio della promessa di mettere in catene gli orsi, i leoni e le tigri, animali che lasciati liberi farebbero delle vere e proprie stragi. Non meraviglino quindi i politici con la bocca sporca di sangue : agiscono in conformità alla loro natura; se non ci fossero loro, il macello sarebbe ancora maggiore. Non meravigli nemmeno che qualche grosso carnivoro emarginato attacchi di sorpresa e semini il panico con lo scopo di reclamare il potere perduto. Che poi i lupi al potere indossino pelli d’agnello per ottenere con l’inganno l’approvazione degli ingenui, è una tecnica di caccia del tutto naturale. La “carne” e il “sangue”, tuttavia, pur essendo un cibo gustoso e reperibile con relativa facilità, è scarsamente digeribile , e provoca turbe e disordini insopportabili, perciò, per il suo bene, all’essere umano è vivamente sconsigliata la “cacciagione”, ne va della sua felicità. Stupisce quindi che tutti continuino ad arrotare i denti e ad accrescere la scaltrezza senza pensare che così si allontanano dalla perfezione ed aumentano la loro sofferenza. Solo astenendosi dal predare e diventando vegetariani (altruisti) si potrà trovare la felicità. “Ma convertirsi alla bontà significa diventare pecore e farsi mangiare dai lupi!” obietta qualcuno. No, non necessariamente; un erbivoro sano, di grossa taglia, che viva in branco, ha mezzi sufficienti per difendersi.
[rif. www.lorenzoparolin.it L6/118]